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Catwoman: trama, cast e curiosità sul film con Halle Berry

Domenica 19 luglio, dalle 21.25 circa in poi su Italia Uno, va in onda il cinecomic uscito in sala nel 2004 Catwoman, che gode della splendente presenza di due attrici di enorme carisma e grande bellezza come Halle Berry e Sharon Stone. Diretto dal regista francese Pitof, purtroppo non è un film particolarmente apprezzato dal pubblico e dalla critica che – nonostante tutto – si è costruito una solida reputazione come piccolo capolavoro trash.

Catwoman: il trailer

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Catwoman: la trama

Patience Philips è un’artista bella e sensibile che lavora come designer per la Hedare Beauty, una società di prodotti cosmetici. I suoi capi sono il dispotico George Hedare e sua moglie, la bellissima Laurel, una top model.

Un giorno, inavvertitamente, viene a conoscenza di un segreto sinistro riguardante il nuovo prodotto rivoluzionario contro l’invecchiamento e si ritrova intrappolata nel centro di una pericolosa cospirazione.

Catwoman: il cast

Halle Berry (L’ultimo boy scout, I Flintstones, X-Men 2, Codice: Swordfish, Monster’s Ball – L’ombra della vita, La morte può attendere, Gothika, Cloud Atlas, The Call) è la protagonista del film Patience Phillips/Catwoman.

Benjamin Bratt (Doctor Strange, Miss Detective, Traffic, Demolition Man, Un poliziotto ancora in prova, L’amore ai tempi del colera, Private Practice, Law & Order – I due volti della giustizia)  interpreta Tom Lone mentre il francese Lambert Wilson (Matrix: Reloaded, Babylon AD, Suite francese) veste i panni di George Hedare e, infine, Sharon Stone (Nico, Atto di forza, Basic Instinct, Sphera, Alpha Dog, The Disaster Artist) è la perfida Laurel Hedare.

Catwoman: curiosità

Halle Berry è andata a ritirare di persona il ‘premio’ vinto come Peggior attrice protagonista che le è valso questo film ai Razzie Award del 2005. Di norma gli attori hollywoodiani non lo fanno mai. È una dei soli sei attori della storia ad aver vinto tanto un Oscar – nel 2002 – che un Razzie ma l’unica ad averlo fatto nello stesso anno. Nel discorso di ringraziamente per il suo Razzie, la bella Halle ha voluto ringraziare la Warner Bros. per averla coinvolta, testuali parole, in un “film di m***a”.

Per realizzare il film sono stati coinvolti 43 gatti. La Berry ne ha adottato uno dopo le riprese.

Originariamente Michelle Pfeiffer venne contattata per fare questo film ma, ancora ben memore della scomodità del costume a più di dieci anni da Batman – Il ritorno, l’attrice ha rifiutato di riprendere il ruolo.

Secondo il suo insegnante, Halle Berry ha avuto bisogno di far pratica con la frusta per un’ora e mezza prima di riuscire a farla schioccare in maniera convincente.

La DC Comics, proprietaria dei diritti sul personaggio in quanto casa editrice sua creatrice, dopo dei primi screening della pellicola considerati non soddisfacenti, ha deciso di non avallare in alcun modo la realizzazione della pellicola – per quanto la partnership storica con la Warner autorizzi la casa cinematografica a fare ciò che vuole con le proprietà intellettuali DC. Comunque sia, l’azienda fumettistica riuscì a ottenere di cambiare il nome dell’identità ‘borghese’ del personaggio, staccandola dalla storica Selina Kyle, e a non far apparire il proprio logo da nessuna parte.

Catwoman: la recensione

Sgombriamo il campo da ogni ragionevole dubbio: purtroppo Catwoman è un film brutto. Ma ciò nonostante dei motivi per guardarlo ci sono eccome: il primo è, appunto, guardarlo tenendo presente come sono invece fatti i cinecomic belli e capire quanta differenza ci può essere tra una pellicola così e un Avengers del caso. Il secondo è chiaramente Halle Berry, qui in grado di riempire la scena e bucare lo schermo in maniera del tutto irreale grazie al suo magnetismo assoluto, che le consente di mettere in secondo piano le battute senza senso che dice il suo personaggio e come si comporta, spesso seguendo schemi del tutto incomprensibili per via della sceneggiatura, diciamo così, artistica. Il terzo è l’autoironia di Sharon Stone, che riesce a risultare affascinante nonostante qui sia un’antagonista da operetta e un personaggio debolissimo. Incredibilmente, attraverso il suo carisma esagerato, la Stone compie il miracolo di dar qualcosa al film condendo il tutto con un’interpretazione da femme fatale che non si rassegna al viale del tramonto. IMDb ne certifica la non riuscita con un impietoso 3,3 su 10 mentre MyMovies lo bolla con 1,5 stelle su 5. TvZap è più di manica larga ma non riesce ad andare oltre il 4,5.

Fonte: Tvzap

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